venerdì 1 aprile 2011

L'ordine del giorno sulla scuola pubblica


Per l'ultimo consiglio comunale avevamo preparato un ordine del giorno sulla scuola pubblica in seguito a pesanti attacchi del presidente del consiglio Berlusconi nei suoi confronti.Si aggiungeva anche un episodio che si è verificato nella scuola di Collecchio (ma anche a Parma e in molte località in tutta Italia) ,dove pare si sia osservato un minuto di silenzio per dissenso verso le condizioni in cui versa la scuola pubblica (e le dichiarazioni del premier?), episodio contestato specialmente dal centrodestra che ha mosso il consigliere Villani per un'interrogazione regionale sul fatto.
Purtroppo abbiamo dovuto ritirare l'OdG perché la Maggioranza ( PD ) in Consiglio Comunale si è espressa con un voto di astensione.Ecco l'ODG ritirato:

LISTA CIVICA

CON I CITTADINI PER COLLECCHIO SOLIDALE”


Collecchio, 18/03/2011 Al Presidente

del Consiglio Comunale

di Collecchio


E p.c. Al Sindaco

Ai Capigruppo Consigliari

Ai Presidenti delle Consulte

Agli Organi di Informazione

ORDINE DEL GIORNO


Oggetto: Difesa della scuola pubblica.

Il Consiglio Comunale di Collecchio:

Premesso che durante il convegno dei “Cristiani riformisti” di sabato 26 febbraio scorsi, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha affermato: «Gli insegnanti della scuola pubblica inculcano agli alunni valori diversi da quelli voluti dalle famiglie; c’è bisogno di educare liberamente i propri figli e quindi di non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato».

Considerato che l’art. 33 della Costituzione Italiana dice chiaramente: «La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo Stato».

Costatato che i ripetuti attacchi di Berlusconi verso la scuola e gli insegnanti rappresentano la desolante conferma di quale è il ruolo assegnato dal Governo alla nostra istruzione pubblica, e sono altresì il prodotto di una sottocultura politica tendente a considerare lo smantellamento della scuola e dell’università un passaggio necessario nell’opera di ridefinizione delle forme e della qualità del nostro vivere democratico.

Valutato che i modelli di scuola e università sostenuti dal Governo sono palesemente inadeguati a sostenere le sfide della società italiana ed europea; e che così facendo non è promossa alcuna mobilità sociale, ma al contrario saranno le differenti condizioni economiche e socio-culturali delle famiglie di provenienza degli studenti a determinare chi potrà studiare meglio e chi invece peggio.

Si sostiene una scuola e un’università lontanissime dagli orientamenti suggeriti dall’Agenda di Lisbona, ossia quelli di una società basata sulla conoscenza e sul sapere, intesi come motore dell’innovazione e dello sviluppo sociale. Noi vogliamo al contrario un’Italia e un’Europa dell’istruzione e della formazione lungo tutto l’arco della vita, in cui il concetto di cittadinanza si concretizza grazie al fondamentale ruolo di un’istruzione pubblica che sia effettivo motore di integrazione e inclusione, capace di rimuovere gli ostacoli culturali e sociali di partenza e dare forma e senso – nella sua dimensione laica – ad una società multietnica e interculturale.


Preso atto che il discorso del Premier Berlusconi ha giustamente generato una diffusa ondata di protesta tra tutto il corpo Docente, tra i genitori e gli studenti.

Per questi motivi il Consiglio Comunale di Collecchio esprime la propria solidarietà agli insegnanti, ai dirigenti scolastici, agli studenti e soprattutto ai tantissimi precari che lavorano nelle difficoltà di una scuola sempre più senza risorse e alla quale si vorrebbe negare anche la dignità, come dimostrano le scriteriate parole del Consigliere Regionale del PDL dott. Luigi Villani, che ha definito «riprovevole e scomposta» la sacrosanta protesta di due insegnanti del Liceo “Romagnosi” e della scuola primaria “Giuseppe Verdi” di Collecchio.


Il Sindaco e la Giunta inoltre si impegnano:


  • A farsi interpreti della volontà di chi a Collecchio si batte per continuare ad avere una scuola pubblica di qualità, opponendosi al disastro sociale che ne deriverà dal suo disfacimento.

  • A mettere in atto tutte le iniziative tese a difendere gli spazi di democrazia garantiti dalla Costituzione a favore della scuola.

  • Stare al fianco dei dipendenti della scuola ingiustamente trattati soltanto per avere esercitato il sacrosanto diritto di manifestare il proprio dissenso, come è successo alla maestra di Collecchio della scuola primaria “Giuseppe Verdi”.


Il Consigliere Comunale della Lista

Con i Cittadini per Collecchio Solidale”

Gian Luca Belletti