venerdì 20 maggio 2011

"Il settimo giorno si riposò",ma non a Collecchio...

A Collecchio abbiamo presentato una mozione per limitare l'apertura domenicale di negozi e centri commerciali, per rivedere questo assurdo modo di concepire la vita come un mercato continuo.
L'estensione del lavoro domenicale e festivo,se non è per emergenza o turismo/spettacolo, è una cattiva abitudine della nostra società. Non aumenta realmente la ricchezza sociale, costringe le famiglie e gli amici a vedersi sempre meno tempo tutti assieme (i riposi compensativi cadono poi durante la settimana,quando gli altri hanno da fare), induce un senso di "esser sempre in moto",abbruttisce i centri che non conoscono più la quiete e lo stacco del giorno di festa settimanale,incoraggia la subcultura del passare le feste nei centri commerciali ad acquistare altre merci- che si potrebbero benissimo acquistare durante la settimana- anzichè a vedersi un museo o stare in mezzo alla natura, mette in difficoltà il piccolo commercio che non ha i margini necessari a pagare personale al festivo,ecc.ecc.
Eppure,niente sembra fermarla.
Ci siamo trovati di fronte il muro di una maggioranza consiliare che non riesce a dire di no ai pochi che ci guadagnano per davvero : i big del mercato e l'interesse dei potentati della grande distribuzione.Che tengono tutto e tutti in mano.
Per la verità,qualche consigliere della maggioranza di centro-sinistra ci ha offerto la sua "comprensione",ma poi,al momento del voto,tutti compatti e blindati per l'interesse del supremo mercato.
Tutti stregati,incapaci di marcare una differenza che fosse anche piccola, come un'astensione.
Sono vittorie di Pirro.
Infatti,erano molto meno contenti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore commerciale di Collecchio, presenti al dibattito.E se lo ricorderanno bene.
E,immaginiamo,anche i loro familiari,figli,mogli,amici,mariti,ecc. sapendo di subire l'ennesimo furto di qualità dell' esistenza .
Noi di Collecchio Solidale crediamo che si possa creare ricchezza sociale ed economia buona anche senza cose del genere.


Alleghiamo il video delle gesta di un antico estremista che non voleva che la mercificazione della vita si prendesse troppo spazio: